Il III Convegno di Smof Italia, svoltosi lo scorso 21 e 22 Ottobre 2022, è stato il completamento del percorso che l’associazione e il direttivo in carica ha compiuto in questi sei anni.
L’associazione è nata con obiettivi di condivisione e confronto per far crescere la comunità logopedica riguardo la competenza della gestione dello SMOF.
Nella seconda parte del nostro mandato abbiamo lavorato sulla gestione logopedica dello SMOF per capire cosa la rende scientificamente valida, per cercare di uniformarla maggiormente a livello nazionale e per sviluppare un linguaggio per confrontarci con altre figure, in particolare con l’ortodontista. Infatti il dialogo con l’ortodontista talvolta non risulta ancora efficiente, come scaturito dai risultati del lavoro svolto durante la prima parte del nostro mandato.
Durante il Convegno sono stati individuati alcuni punti che potrebbero fare la differenza oggi nella presa in carico dello SMOF, punti sui quali si sono trovati d’accordo i partecipanti e che vorremmo diffondere e lasciare, come pronunciamento, alla fine di questi sei anni di lavoro.
Con l’auspicio che questi criteri di gestione orizzontale dello SMOF possano essere condivisi dai Logopedisti italiani al fine di costituire un fronte compatto e autorevole per la comunità scientifica e per ribadire che la figura del logopedista è la figura d’elezione nel trattamento delle funzioni orali.
Sarebbe inoltre costruttivo creare occasioni di confronto e dibattito su questi temi tra coloro che in Italia si occupano di SMOF.
Il direttivo uscente
PRONUNCIAMENTI
- Per quanto riguarda la valutazione strumentale, partendo dall’analisi della letteratura disponibile, sono state messe in luce le potenzialità legate all’utilizzo di alcuni strumenti sia in ambito clinico che di ricerca. Tuttavia l’assenza di protocolli condivisi e dati normativi sulla popolazione italiana, nonchè la difficile reperibilità e l’elevato costo di gran parte degli strumenti rappresentano ancora dei limiti al loro utilizzo ai fini valutativi. Al momento l’utilizzo di specifici strumenti potrebbe essere finalizzato all’ottenimento di feedback e come elemento motivazionale nella rieducazione del paziente.
- Si auspica invece l’uso della documentazione fotografica, attraverso criteri precisi e standardizzati.
- Si ritiene indispensabile ribadire come la valutazione delle prime vie respiratorie sia tappa primaria della gestione dello SMOF. Costruire un linguaggio condiviso con lo specialista ORL è di fondamentale importanza per dare precisione alla valutazione delle possibilità e delle abilità respiratorie.
- È di fondamentale importanza conoscere il significato della diagnosi ortodontica in quanto può dare indicazioni su cosa aspettarsi nelle funzioni orali e arrivare a dirimere se la funzione è primaria o se è una conseguenza delle condizioni dento scheletriche; è fondamentale saper altresì valutare la presenza o meno di prerequisiti della forma che possano permettere un lavoro sulle funzioni: in questo modo si potrà affrontare efficacemente il timing degli interventi di quel paziente.
- Iniziare un trattamento logopedico in presenza di un dispositivo ortodontico deve essere sempre ragionato sulla base della diagnosi ortodontica, del tipo di apparecchio e in termini di priorità e timing. Inoltre la presenza di un apparecchio ortodontico in bocca, anche se mobile, non sempre permette il mantenimento di quelle abilità cognitive, attentive e in particolare propriocettive necessarie per l’apprendimento di nuovi schemi motori e in genere per la rieducazione delle funzioni orali.
- La motivazione e la collaborazione del paziente e del cargiver sono risultati altamente correlati alla buona riuscita del trattamento logopedico; è bene individuare strategie di buona pratica logopedica che vadano a garantire la collaborazione con i pazienti e le loro famiglie: importante il lavoro di equipe e la cura di un colloquio anamnestico che preveda una puntuale spiegazione sia delle dinamiche funzionali, sia degli obiettivi del trattamento.
- Fondamentale inoltre, da parte dell’ortodontista, motivare con precisione il perché dell’invio al logopedista.